giovedì 3 gennaio 2013

Carbonara light



carbonara light
Questa carbonara light è una variante della classica carbonara. Io non uso l'olio per soffriggere, ma lo metto soltanto alla fine a crudo. La differenza si sente molto, perché tramite questa preparazione, la pasta sarà più delicata e facile da digerire. Naturalmente si tratta di una ricetta rivisitata adatta a chi non digerisce troppo bene dei piatti un po'  elaborati, che però ogni tanto ha voglia di mangiare lo stesso.

INGREDIENTI per due persone

220 gr di spaghetti o linguine
2 uova
100 gr circa di pancetta fresca dolce
olio d'oliva fruttato
grana o parmigiano




PREPARAZIONE

Tagliate la pancetta a piacere. Ricordate che la pancetta deve essere dolce e non trattata con spezie. Quindi quando la comprate chiedete bene al macellaio o al commesso del banco salumi. Mi è capitato spesso che si sbagliassero. Non devono esserci sale, aglio, spezie piccanti o altro. Va bene anche la pancetta coppata magra.
Prendete una padella abbastanza capiente per contenere gli spaghetti (che saranno poi saltati), versate un dito di acqua e mettete la pancetta. Cuocete la pancetta esattamente come se nella padella ci fosse olio. L'acqua tende ad evaporare, quindi controllate che non si asciughi troppo. Infatti, il "sughino", verrà utilizzato per saltare gli spaghetti in seguito.
Cuocete la pasta e nel frattempo sbattete le uova, aggiungendo un po' di sale non iodato.
Una volta che la cottura sarà al dente, scolate la pasta e versatela nella padella.
Mettete sul fuoco a fiamma molto bassa e scottate gli spaghetti, finchè non sentirete un po' l'acqua "friggere". Mescolate bene, in modo che la pancetta si distribuisca. A questo punto versate le uova. L'uovo dovrà essere cotto ma non troppo rappreso, per dare alla pasta cremosità. Una volta cotto togliete dal fuoco. A questo punto versate un po' di olio crudo nella padella e mescolate bene. Mettete gli spaghetti nel piatto e spolverizzate con un po' di grana.

Nota sugli ingredienti: preferire pasta biologica (Ecor, Baronia bio), uova biologiche (vanno bene anche le Granarolo bio), l'olio d'oliva extravergine fruttato (Imperia o Sardegna), il grana di qualità o il parmigiano, a seconda di quanto riuscite a digerirlo. Io ad esempio digerisco meglio il grana.


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